Storia
Il pezzo fu progettato dalla Rheinmetall-Borsig come successore del 3,7 cm Pak 36. Progettato attorno al 1938, entrò in produzione nel 1939 ed in servizio nel 1940, ma solo l'anno dopo, durante l'Operazione Barbarossa, venne usato in una grande azione bellica.
PaK 38 in Tunisia, 1943.
In azione esso si dimostrò una macchina bellica accettabile, e uno dei pochi che potesse affrontare nel 1941 il T-34. La sua pecca era però la necessità di usare nuclei di tungsteno, materiale troppo prezioso per le macchine utensili, che spinse ad usare armi di maggior calibro.
La versione automatica venne adottata da aerei tedeschi come il Me.262 e persino come cannone antiaereo. Il cannone era il cannone anticarro standard della fanteria tedesca e prestò servizio per tutta la guerra. Da esso fu derivata una versione per mezzi corazzati, il 5 cm Kwk 39 L/60, che trovò impiego sulle ultime versioni del carro armato medio Panzer III, venendo gradualmente sostituito con il più prestante 7,5 cm PaK 40. Nel 1942 un piccolo lotto fu fornito al Regio Esercito italiano, che lo schierò in Russia con l'ARMIR con la denominazione Cannone da 50/60 Mod. 38.
Scheda tecnica:
Tipo | cannone anticarro |
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Origine | |
Impiego | |
Utilizzatori | |
Conflitti | Seconda guerra mondiale |
Produzione | |
Data progettazione | 1938 |
Costruttore | Rheinmetall-Borsig |
Date di produzione | 1940-1943 |
Entrata in servizio | dicembre 1940 |
Ritiro dal servizio | 1945 |
Numero prodotto | 9568 |
Costo unitario | 10600 Reichsmark |
Descrizione | |
Peso | 986 kg |
Lunghezza | 4,75 m |
Lunghezza canna | 3,187 m |
Altezza | 1,1 m |
Calibro | 50 millimetri |
Munizioni | PzGr. PzGr.39 PzGr.40 PzGr.40/1 Sprgr. Patr. PaK 38 |
Tipo munizioni | APCR al tungsteno e AP/HE |
Peso proiettile | APCR: 850 g AP/HE: 2,25 kg |
Cadenza di tiro | 13 colpi/min |
Velocità alla volata | APCR:1198 m/s AP/HE:823 m/s |
Gittata massima | 2.500 m |
Elevazione | -8° / +27° |
Angolo di tiro | 65° |
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