Ammiraglio tedesco (Grünau, presso Berlino, 1891 - Amburgo 1980). Allievo della marina imperiale nel 1910, partecipò alla prima guerra mondiale come comandante di sommergibile e nel 1918 fu preso prigioniero dagli Inglesi nelle acque di Malta. Dal 1935, quale capitano di vascello, comandò la flotta di sommergibili che la Germania aveva ricostituito. Promosso contrammiraglio nel 1939 e viceammiraglio nel 1940, organizzò la guerra sottomarina contro la Gran Bretagna sino alla fine dell'estate 1942, succedendo poi a Raeder come comandante supremo della marina da guerra (1943). Alla morte di Hitler, designato nel testamento del dittatore quale suo successore, Dönitz cercò di concludere la pace all'Ovest, per proseguire la lotta contro l'Unione Sovietica; ma dopo pochi giorni fu costretto ad accettare la resa senza condizioni, l'8 maggio 1945. Nel processo di Norimberga (ottobre 1946), fu condannato a dieci anni di carcere e imprigionato a Spandau presso Berlino. Liberato nel 1956, pubblicò nel 1959 un libro di memorie, edito anche in Italia (1960) col titolo Dieci anni e venti giorni.
martedì 8 luglio 2014
Karl Donitz
Ammiraglio tedesco (Grünau, presso Berlino, 1891 - Amburgo 1980). Allievo della marina imperiale nel 1910, partecipò alla prima guerra mondiale come comandante di sommergibile e nel 1918 fu preso prigioniero dagli Inglesi nelle acque di Malta. Dal 1935, quale capitano di vascello, comandò la flotta di sommergibili che la Germania aveva ricostituito. Promosso contrammiraglio nel 1939 e viceammiraglio nel 1940, organizzò la guerra sottomarina contro la Gran Bretagna sino alla fine dell'estate 1942, succedendo poi a Raeder come comandante supremo della marina da guerra (1943). Alla morte di Hitler, designato nel testamento del dittatore quale suo successore, Dönitz cercò di concludere la pace all'Ovest, per proseguire la lotta contro l'Unione Sovietica; ma dopo pochi giorni fu costretto ad accettare la resa senza condizioni, l'8 maggio 1945. Nel processo di Norimberga (ottobre 1946), fu condannato a dieci anni di carcere e imprigionato a Spandau presso Berlino. Liberato nel 1956, pubblicò nel 1959 un libro di memorie, edito anche in Italia (1960) col titolo Dieci anni e venti giorni.
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