Maresciallo del Reich tedesco (Rosenheim 1893 - Norimberga 1946). Sottotenente di fanteria nel 1914, passò nel 1915 all'aviazione e, con ventidue vittorie all'attivo, succedette nel 1918 a von Richthofen nel comando della sua famosa squadriglia di caccia. Dopo aver lasciato, nel 1920, la vita militare, aderì nel 1922 al partito nazista e divenne uno dei principali collaboratori di Hitler. Ferito durante il fallito putsch di Monaco, nel 1923, allorché era a capo delle SA (i "reparti d'assalto" del partito), visse per qualche tempo fuori della Germania, viaggiando in Italia e in Svizzera. Eletto deputato nazionalsocialista nel 1928, fu a Berlino l'uomo di fiducia di Hitler. Presidente del Reichstag nel 1932, divenne nel 1933 ministro dell'aviazione, ministro degli interni di Prussia e generale di corpo d'armata; poi ebbe una parte importante nell'eliminazione di Röhm e nel massacro delle SA (1934). A partire dal 1935, si dedicò alla rinascita della Luftwaffe (l'arma aerea), della quale fu nominato comandante in capo e che considerò sempre, in seguito, quasi sua proprietà personale e segno tangibile del suo prestigio presso il Führer. Nel 1936 Hitler lo incaricò dell'esecuzione del piano economico quadriennale; alla testa di un importante gruppo di fabbriche, Göring acquisì immense
Feldmaresciallo nel 1938, maresciallo del Reich dopo la campagna di Francia del 1940, capo supremo dell'economia di guerra, successore designato del Führer, dal 1939 al 1945 egli godette in Germania di un'indubbia popolarità. Vanitoso, senza scrupoli, amante del fasto e di ogni esteriorità, costituì notevoli collezioni di oggetti d'arte, requisiti per lui nei territori occupati dall'esercito tedesco, e nella sua proprietà di Romintern (Prussia Orientale) poté offrire sontuosi ricevimenti destinati ad abbagliare gli ospiti del III Reich. Il suo prestigio, al fianco di Hitler, assai alto nei primi tempi della guerra allorché l'aviazione tedesca costituì un elemento determinante delle fulminee vittorie germaniche, venne però gravemente intaccato dal progressivo indebolimento della Luftwaffe, la cui impotenza di fronte ai terribili bombardamenti alleati contrastava con le incaute affermazioni iniziali di Göring, secondo cui gli aerei angloamericani non sarebbero riusciti a violare il cielo tedesco; per questo, poco prima della conclusione della guerra, ebbe scontri con Hitler e con i capi militari e fu persino sospettato di tradimento. Rifugiatosi in Baviera nell'aprile 1945, cercò infatti di prendere il potere, ma venne sconfessato da Hitler. Arrestato dagli Americani, fu giudicato come criminale dal tribunale internazionale di Norimberga. Condannato a morte, si avvelenò in prigione poche ore prima dell'esecuzione della sentenza (notte del 15- 16 ottobre 1946).
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