Feldmaresciallo tedesco (Heidenheim, Württemberg, 1891 - Herrlingen, Ulma, 1944). Combatté durante la prima guerra mondiale sul fronte francese (1914-1915) e al comando di reparti da montagna, sui fronti romeno (1916-1917) e italiano (1917), dove si distinse a monte Mataiur durante l'offensiva di Caporetto. Istruttore dal 1935 presso l'accademia militare di Potsdam, nel 1937 pubblicò un trattato di tattica, La fanteria avanza (Infanterie greift an), che richiamò l'attenzione dello stesso Hitler. Trasferito alla scuola di Wiener Neustadt nel 1938 l'anno dopo fu promosso generale e assegnato allo SM del comando supremo del Führer. Comandante della 7ª Panzerdivision nel febbraio 1940, diede prova delle sue non comuni qualità nel corso della campagna di Francia, quando alla testa della sua divisione entrata in linea a sud di Liegi il 10 maggio, superò la Mosa, puntò su Cambrai, poi su Arras e il 12 giugno raggiunse la Manica a Saint- Valery-en-Caux, proseguendo infine su Cherbourg. Per tale fulminea avanzata la sua fu chiamata la "divisione fantasma". Quando Hitler decise di inviare reparti tedeschi in aiuto alle forze italiane costrette a ritirarsi in Africa settentrionale fino a El-Agheila, dopo la prima offensiva britannica (iniziata nel dicembre 1940), nominò Rommel comandante del corpo di spedizione, denominato Afrikakorps Raggiunto il fronte (febbraio 1941), il 24 marzo Rommel passò all'attacco portando le truppe dell'Asse fino al settore del passo Halfaya, oltre Bardia (aprile). Durante due anni di lotta accanita nel Deserto Libico, in difficili condizioni climatiche e logistiche, Rommel dimostrò di possedere doti di comando superiori, audacia, genialità tattica, eccezionale resistenza fisica. Sempre presente in linea in mezzo ai suoi soldati, pronto a cogliere la minima occasione favorevole, esercitò l'azione di comando con un'immediatezza fino allora sconosciuta, basandosi sulla sorpresa. Posto nominalmente alle dipendenze del comandante superiore italiano in Africa settentrionale, prima Italo Gariboldi e nel luglio 1941 Ettore Bastico, ebbe soprattutto con quest'ultimo numerosi contrasti. In realtà Rommel, che aveva alle sue dirette dipendenze anche unità italiane (dall'estate 1941 era comandante di un'armata corazzata, di cui l'Afrikakorps faceva parte), agì sempre indipendentemente. Passato nuovamente all'offensiva nel maggio 1942 nel settore Ain el-Gazala - Bir Hakeim, travolse il fronte avversario, prese Tobruk (21 giugno) e alla fine del mese si attestò nel settore di El-Alamein, venendo promosso feldmaresciallo. La fulminea avanzata aveva però creato gravi difficoltà logistiche e l'offensiva si esaurì. Rientrato in settembre in Germania per un periodo di riposo, fu sostituito dal generale Stumme, ma subito dopo l'inizio degli attacchi inglesi (24 ottobre) rientrò al fronte.
martedì 8 luglio 2014
Erwin Johannes Rommel
Feldmaresciallo tedesco (Heidenheim, Württemberg, 1891 - Herrlingen, Ulma, 1944). Combatté durante la prima guerra mondiale sul fronte francese (1914-1915) e al comando di reparti da montagna, sui fronti romeno (1916-1917) e italiano (1917), dove si distinse a monte Mataiur durante l'offensiva di Caporetto. Istruttore dal 1935 presso l'accademia militare di Potsdam, nel 1937 pubblicò un trattato di tattica, La fanteria avanza (Infanterie greift an), che richiamò l'attenzione dello stesso Hitler. Trasferito alla scuola di Wiener Neustadt nel 1938 l'anno dopo fu promosso generale e assegnato allo SM del comando supremo del Führer. Comandante della 7ª Panzerdivision nel febbraio 1940, diede prova delle sue non comuni qualità nel corso della campagna di Francia, quando alla testa della sua divisione entrata in linea a sud di Liegi il 10 maggio, superò la Mosa, puntò su Cambrai, poi su Arras e il 12 giugno raggiunse la Manica a Saint- Valery-en-Caux, proseguendo infine su Cherbourg. Per tale fulminea avanzata la sua fu chiamata la "divisione fantasma". Quando Hitler decise di inviare reparti tedeschi in aiuto alle forze italiane costrette a ritirarsi in Africa settentrionale fino a El-Agheila, dopo la prima offensiva britannica (iniziata nel dicembre 1940), nominò Rommel comandante del corpo di spedizione, denominato Afrikakorps Raggiunto il fronte (febbraio 1941), il 24 marzo Rommel passò all'attacco portando le truppe dell'Asse fino al settore del passo Halfaya, oltre Bardia (aprile). Durante due anni di lotta accanita nel Deserto Libico, in difficili condizioni climatiche e logistiche, Rommel dimostrò di possedere doti di comando superiori, audacia, genialità tattica, eccezionale resistenza fisica. Sempre presente in linea in mezzo ai suoi soldati, pronto a cogliere la minima occasione favorevole, esercitò l'azione di comando con un'immediatezza fino allora sconosciuta, basandosi sulla sorpresa. Posto nominalmente alle dipendenze del comandante superiore italiano in Africa settentrionale, prima Italo Gariboldi e nel luglio 1941 Ettore Bastico, ebbe soprattutto con quest'ultimo numerosi contrasti. In realtà Rommel, che aveva alle sue dirette dipendenze anche unità italiane (dall'estate 1941 era comandante di un'armata corazzata, di cui l'Afrikakorps faceva parte), agì sempre indipendentemente. Passato nuovamente all'offensiva nel maggio 1942 nel settore Ain el-Gazala - Bir Hakeim, travolse il fronte avversario, prese Tobruk (21 giugno) e alla fine del mese si attestò nel settore di El-Alamein, venendo promosso feldmaresciallo. La fulminea avanzata aveva però creato gravi difficoltà logistiche e l'offensiva si esaurì. Rientrato in settembre in Germania per un periodo di riposo, fu sostituito dal generale Stumme, ma subito dopo l'inizio degli attacchi inglesi (24 ottobre) rientrò al fronte.
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