EsterwegenNel cosiddetto Emsland, Esterwegen, assieme a Börgermoor, Aschendorfermoor ed altri, costituiva un sistema integrato di 15 campi di concentramento, noto sotto il nome cumulativo di «Moorlager» cioè campi nelle paludi. In un primo tempo questo complesso, sorto originariamente come penitenziario, è stato alle dirette dipendenze del Ministero della Giustizia e affidato alla custodia e alla gestione di reparti speciali delle SA e della Gestapo. Poi, nell'autunno l936, anche questi campi passarono sotto la giurisdizione delle SS come ogni altro KZ e furono amministrati alle dipendenze di Neuengamme. Inizialmente, dunque, i prigionieri erano in maggioranza dei politici e militari tedeschi, contestatari dell'ideologia e della disciplina hitleriana. Nei Moorlager venivano inviati preferibilmente prigionieri politici, condannati alla pena capitale dai tribunali speciali del regime, pena che spesso veniva eseguita in luogo. Altri prigionieri, condannati a pene detentive, dopo averle espiate, ripartivano per altri Lager, per essere sottoposti ad una radicale e spesso mortale «rieducazione politica».
martedì 8 luglio 2014
Dachau
EsterwegenNel cosiddetto Emsland, Esterwegen, assieme a Börgermoor, Aschendorfermoor ed altri, costituiva un sistema integrato di 15 campi di concentramento, noto sotto il nome cumulativo di «Moorlager» cioè campi nelle paludi. In un primo tempo questo complesso, sorto originariamente come penitenziario, è stato alle dirette dipendenze del Ministero della Giustizia e affidato alla custodia e alla gestione di reparti speciali delle SA e della Gestapo. Poi, nell'autunno l936, anche questi campi passarono sotto la giurisdizione delle SS come ogni altro KZ e furono amministrati alle dipendenze di Neuengamme. Inizialmente, dunque, i prigionieri erano in maggioranza dei politici e militari tedeschi, contestatari dell'ideologia e della disciplina hitleriana. Nei Moorlager venivano inviati preferibilmente prigionieri politici, condannati alla pena capitale dai tribunali speciali del regime, pena che spesso veniva eseguita in luogo. Altri prigionieri, condannati a pene detentive, dopo averle espiate, ripartivano per altri Lager, per essere sottoposti ad una radicale e spesso mortale «rieducazione politica».
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