martedì 8 luglio 2014

Albert Speer



Architetto e politico tedesco. (Mannheim 1905 - Londra 1981). Nacque il 19 marzo 1905 a Mannheim in una famiglia borghese di mentalità liberale. Seguì le orme del padre studiando architettura prima a Karlsruhe e poi a Berlino. Qui divenne assistente di Heinrich Tessenow, uno degli innovatori dell'architettura tedesca, ostile sia al razionalismo puro sia alla pompa dell'architettura guglielmina. Speer dimostrò fin da subito le sue capacità progettuali e organizzative. Da architetto, egli entrò in contatto con il partito nazionalsocialista, aderendo ufficialmente nel gennaio 1931. Hitler fu impressionato dallo zelo lavorativo del giovane, tanto che gli affidò i primi incarichi politici dopo la presa del potere (marzo 1933): la regia e la scenografia della gran parata del 1° maggio 1933, e soprattutto la scenografia del congresso di partito che si teneva a Norimberga. Fu uno degli uomini più vicini al Führer proprio per la passione che avevano entrambi per l'architettura. Fu inoltre il massimo teorico dell'architettura del Terzo Reich e realizzò una serie d'opere in stile neoclassico, in particolare la nuova cancelleria di Berlino, l'assetto urbanistico e architettonico della capitale, rendendola adatta ad assumere il ruolo di centro del grande impero che Hitler aveva in mente di realizzare. Operò anche a Norimberga dove progettò la Piazza delle Adunate e dei Congressi Nazisti. Nel settembre del 1937 progettò a Norimberga uno stadio che avrebbe dovuto ospitare quattrocentomila spettatori. Alcuni mesi prima Speer fu nominato "ispettore generale per l'edilizia della capitale del Reich". Allo scoppio della guerra, Speer assunse funzioni esclusivamente politiche. Dapprima ebbe un incarico speciale per riordinare il sistema dei trasporti in Ucraina poi, alla morte di Fritz Todt gli furono affidati tutti gli incarichi dell'ingegnere deceduto. Agli inizi del 1942 diventò Ministro per gli Armamenti e guida dell'industria tedesca. Nel 1943 il suo ministero fu denominato, più ampiamente, "per l'armamento e la produzione bellica" e Speer riuscì ad assumere il controllo degli uffici di pianificazione economica della Wehrmacht e a gestire la distribuzione delle materie prime, la produzione per la flotta (dal luglio 1943) e infine l'industria aeronautica (a partire dall'estate del 1944). La realizzazione di questo traguardo fu resa possibile dall'indebolimento del potere personale di Göring, la cui Luftwaffe si dimostrò incapace di contrastare la supremazia anglo americana. Nel 1944 cominciò a tramontare la sua ascesa al potere soprattutto perché fu colpito da una lunga malattia, ma a Speer si attribuisce il merito di aver potenziato in modo considerevole la produzione bellica e di essere stato un grande organizzatore all'interno del Reich, impartendo compiti ben precisi ai suoi collaboratori, dando loro responsabilità e fiducia. Al processo di Norimberga fu tra i principali accusati, anche se il tribunale lo assolse dai crimini più gravi condannandolo a vent'anni di prigione; ma fino alla morte avvenuta il primo ottobre 1981 in un albergo di Londra, Speer difese la sua immagine conservando molti segreti fra cui quello della conoscenza (e probabile partecipazione) alla politica di sterminio degli ebrei. La successiva e parziale ammissione delle colpe personali, fu un percorso difficile e la scrittura d'alcuni libri dopo la sua scarcerazione (1966), ha rappresentato lo strumento con il quale Speer ha cercato di rendere nota tutta la verità. Su quanto egli conoscesse, non si è mai espresso con totale sincerità.

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