Uomo politico e diplomatico tedesco (Wesel, Renania Settentrionale-Vestfalia, 1893 - Norimberga 1946). Figlio di un ufficiale, lavorò negli Stati Uniti e in Canada e rientrò nel 1914 in Germania per partecipare alla prima guerra mondiale. Rappresentante di una grossa industria di vini nel 1919, effettuò numerosi viaggi all'estero nel corso dei quali strinse contatti con importanti esponenti politici, e nel 1932 si iscrisse al partito nazista. Dopo aver svolto varie missioni diplomatiche, nell'agosto 1936 fu nominato ambasciatore a Londra, dove difese l'operato della Germania nel corso della crisi per la guerra di Spagna assumendo una posizione più intransigente di quella voluta da von Neurath. Succeduto a quest'ultimo nella carica di ministro degli esteri (febbraio 1938), diede pieno appoggio alla politica espansionistica di Hitler, divenendone un efficace strumento. Fu uno dei promotori della politica d'avvicinamento con il Giappone (con cui aveva firmato il Patto anticomintern il 25 novembre 1936) e con l'Italia (firma del "Patto d'acciaio" a Berlino con Ciano, 22 maggio 1939). In previsione dell'attacco contro la Polonia, firmò a Mosca il patto di non aggressione con i Sovietici (23 agosto 1939). Tuttavia, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua influenza e le sue iniziative, anche per il suo carattere arrogante, diminuirono notevolmente. (È da notare che, dopo l'iniziale intimità con G. Ciano, i rapporti con il ministro degli esteri italiano divennero tesi e la sua politica nei confronti dell'Italia fu spesso improntata a malcelata ostilità.) Processato a Norimberga come uno dei maggiori responsabili dello scoppio del conflitto, fu condannato a morte e impiccato.
martedì 8 luglio 2014
Joachim Von Ribbentrop
Uomo politico e diplomatico tedesco (Wesel, Renania Settentrionale-Vestfalia, 1893 - Norimberga 1946). Figlio di un ufficiale, lavorò negli Stati Uniti e in Canada e rientrò nel 1914 in Germania per partecipare alla prima guerra mondiale. Rappresentante di una grossa industria di vini nel 1919, effettuò numerosi viaggi all'estero nel corso dei quali strinse contatti con importanti esponenti politici, e nel 1932 si iscrisse al partito nazista. Dopo aver svolto varie missioni diplomatiche, nell'agosto 1936 fu nominato ambasciatore a Londra, dove difese l'operato della Germania nel corso della crisi per la guerra di Spagna assumendo una posizione più intransigente di quella voluta da von Neurath. Succeduto a quest'ultimo nella carica di ministro degli esteri (febbraio 1938), diede pieno appoggio alla politica espansionistica di Hitler, divenendone un efficace strumento. Fu uno dei promotori della politica d'avvicinamento con il Giappone (con cui aveva firmato il Patto anticomintern il 25 novembre 1936) e con l'Italia (firma del "Patto d'acciaio" a Berlino con Ciano, 22 maggio 1939). In previsione dell'attacco contro la Polonia, firmò a Mosca il patto di non aggressione con i Sovietici (23 agosto 1939). Tuttavia, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua influenza e le sue iniziative, anche per il suo carattere arrogante, diminuirono notevolmente. (È da notare che, dopo l'iniziale intimità con G. Ciano, i rapporti con il ministro degli esteri italiano divennero tesi e la sua politica nei confronti dell'Italia fu spesso improntata a malcelata ostilità.) Processato a Norimberga come uno dei maggiori responsabili dello scoppio del conflitto, fu condannato a morte e impiccato.
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