mercoledì 23 luglio 2014

Il Prinz Eugen

Il Prinz Eugen era un incrociatore pesante della Kriegsmarine tedesca, attivo durante la seconda guerra mondiale. L'unità viene considerata parte della classe Hipper, anche se alcuni storici[2] la considerano, insieme alle gemelle Seydlitz e Lützow, come una classe a sé stante, o quantomeno come una sottoclasse della Hipper. Le differenze tra Prinz Eugen e Admiral Hipper sono comunque minime.
Il nome della nave veniva dal Principe Eugenio di Savoia, che aveva combattuto con l'Impero Austriaco contro i turchi e i francesi. Notare che, contemporaneamente, nella Regia Marina operava dedicata allo stesso personaggio, l'incrociatore leggero Eugenio di Savoia (classe Condottieri tipo classe Duca d'Aosta) e sempre dedicata allo stesso personaggio nel corso della Prima guerra mondiale nella Imperial-Regia Marina Austro-Ungarica aveva operato la nave da battaglia SMS Prinz Eugen mentre nella Royal Navy la HMS Prince Eugene varata nel 1915.

La vita operativa

Impostata nei cantieri navali di Kiel il 23 aprile 1936, la nave venne varata il 22 agosto 1938, alla presenza di Magda von Horty, moglie del Reggente d'Ungheria Miklós Horthy. L'unità entrò in squadra solo il 1º agosto 1940, quando la Germania era già in guerra da undici mesi, con al comando il capitano Helmuth Brinkmann.
Operazione Rheinübung


Bricole all'interno della Rada di Brest per ormeggiare la Bismarck e la Prinz Eugen

La prima azione bellica a cui partecipò fu l'operazione Rheinübung assieme alla Bismarck. La mattina del 24 maggio 1941 la squadra tedesca partecipò alla Battaglia dello Stretto di Danimarca, che vide coinvolte Bismarck e Prinz Eugen contro Hood e Prince of Wales (POW). Il Prinz Eugen aprì il fuoco alle 5.55, mettendo a segno colpi sia sull'Hood sia sulla POW. Nel corso della battaglia non venne mai colpito, quindi continuò a scortare la Bismarck verso Brest. Tuttavia non condivise il destino della sua ammiraglia, essendosi separato prima dello scontro con la Forza H. Riuscì quindi ad entrare a Brest il 1º giugno 1941 e attraccò presso le due apposite bricole all'interno nella Rada di Brest

Operazione Cerberus

Tuttavia il porto di Brest era uno degli obiettivi primari della RAF, che aveva già danneggiato tanto lo Gneisenau quanto lo Scharnhorst. Il 2 luglio 1941 il Prinz Eugen venne colpito da due bombe lanciate da bombardieri della RAF, riportando danni alle strutture e 60 morti fra l'equipaggio, tra cui il comandante in seconda Otto Stoos. A questo punto l'OKM decise di ritirare i tre incrociatori presenti nel porto (Scharnorst, Gneisenau e Prinz Eugen), considerando che non fosse più possibile effettuare operazioni contro il traffico mercantile con navi di superficie. Infatti l'unica corazzata che ancora restava alla Kriegsmarine (la Tirpitz) era nel Mare del Nord e l'esperienza della Bismarck sconsigliava di trasferirla a Brest. Quindi i tre incrociatori furono trasferiti in Germania (Operazione Cerberus), il 12 febbraio 1942 le tre navi forzarono la Manica sotto la copertura della Luftwaffe e riuscirono ad arrivare al porto di Wilhelmshaven con danni trascurabili. L'operazione, un indubbio successo tattico, dato che la Manica non era stata forzata dal XVII secolo, fu in realtà una ritirata strategica, cioè l'ammissione della Kriegsmarine che le navi di superficie tedesche non erano più in grado di controllare l'Atlantico, e che tutto il peso della Battaglia dell'Atlantico da quel momento ricadeva sui soli sommergibili.
Il Prinz Eugen fu silurato nel Mare del Nord il 23 febbraio 1942 dal sommergibile britannico HMS Trident, quindi rientrò a Kiel per riparazioni e non tornò operativo fino al gennaio 1943. Scarsamente impiegato in azione, tra l'aprile e il settembre 1943 venne adibito a nave scuola per gli allievi ufficiali.

Operazioni nel Baltico

A partire dall'agosto 1944 il Prinz Eugen fu inviato nel Mar Baltico, dove supportò la ritirata delle forze terrestri tedesche dalla Curlandia, sia con azioni di fuoco, sia proteggendo i mercantili che trasferivano le truppe terrestri ed i civili dagli attacchi dei resti della Flotta del Baltico, sia effettuando egli stesso missioni di trasporto di truppe e civili. Il 15 ottobre 1944 entrò in collisione con l'incrociatore leggero Leipzig, quindi fu costretto a rientrare a Gotenhafen, dove fu sottoposto alle riparazioni del caso. Abbandonò definitivamente Gotenhafen il 29 marzo 1945, con l'ultimo carico di sfollati, poco prima che le truppe sovietiche occupassero la città. Il 20 aprile 1945 entrò nel porto di Copenaghen, dove rimase bloccato dalla mancanza di combustibile. Fu sorpreso dalla fine della guerra (7 maggio 1945) nel porto della città danese.

USS Prinz Eugen

Il capitano Rienicke (ultimo comandante tedesco del Prinz Eugen) alle ore 16.00 del 7 maggio 1945 ammainò la bandiera da guerra della Kriegsmarine ed attese l'arrivo degli alleati, i quali il 26 maggio 1945 trasferirono la nave a Wilhelmshaven. Il Prinz Eugen, la nave più grande della Kriegsmarine ancora in grado di tenere il mare, venne consegnato il 27 maggio ai britannici in conto riparazione dei danni di guerra. Giudicato inutile per i bisogni della Royal Navy, il Prinz Eugen venne ceduta agli Stati Uniti che il 13 dicembre alzarono la bandiera sulla nuova nave. Il 13 gennaio 1946 il Prinz Eugen lasciò la Germania per l'ultima volta, arrivando il 22 gennaio a Boston. Nel frattempo era stato deciso di impiegare la nave come bersaglio per prove nucleari (Operazione Crossroads), insieme a diverse altre navi, fra cui la giapponese Nagato. Fu quindi trasferita a Filadelfia per i necessari lavori di riadattamento. Al termine dei lavori, riclassificata IX 300 USS Prinz Eugen, lasciò Filadelfia il 3 maggio 1946 per l'Atollo di Bikini.
L'Operation Crossroads prevedeva tre test di ordigni nucleari, indicati come Able (esplosione in aria), Baker e Charlie (esplosioni sottomarine).
La prima prova (Able) ebbe luogo il 1º luglio 1946, il Prinz Eugen si trovava a 1200 iarde (1100 m) dal punto dell'esplosione, la bomba, della potenza di 20 kton (20.000 t di TNT) non provocò che danni minimi all'incrociatore (sembra che il danno più grave sia stato la totale asportazione della vernice di protezione sulla nave).
La seconda prova (Baker) ebbe luogo il 25 luglio, con il Prinz Eugen alla stessa distanza dal punto dell'esplosione. La potenza della bomba era uguale a quella di Able, ma l'esplosione subacquea ebbe effetti devastanti. La chiglia fu completamente deformata, rendendo la nave incapace di navigare, ma lo scafo rimase a galla. Visti i risultati della prova Baker, la prova Charlie fu cancellata.
Non rimase altro che trasferire il Prinz Eugen 160 miglia a sud, all'Atollo di Kwajalein, dove, lentamente, iniziò ad imbarcare acqua, ed infine affondò il 22 dicembre 1947. Il relitto del Prinz Eugen è ancora a Kwajalein, ma un'elica è stata recuperata e si trova al Memoriale della Marina a Laboe presso Kiel.


La Prinz Eugen attraversa il canale di Panama nel 1946


Modello dell'incrocitore Prinz Eugen (Marineehrenmal Laboe - Memoriale della Marina Laboe)


Scheda tecnica:




Descrizione generale
War Ensign of Germany 1938-1945.svg
Tipo Incrociatore pesante
Classe Classe Admiral Hipper
Cantiere Krupp (Kiel)
Impostata 23 aprile 1936
Varata 22 agosto 1938
Entrata in servizio 1 agosto 1940
Destino finale Usato come bersaglio nel poligono dell'Atollo di Bikini, affondò successivamente per i danni subiti (1947)
Caratteristiche generali
Dislocamento a vuoto 14475 t
a pieno carico: 18400 t
Lunghezza 210 m
Larghezza 21.9 m
Pescaggio 7.9 m
Propulsione Turbine Brown Boveri a ingranaggi su 3 assi (132000 HP)
Velocità 33.4 nodi
Autonomia 7,200 miglia marine (20 nodi)
Equipaggio 1450
Armamento
Armamento artiglieria alla costruzione: siluri:
Corazzatura protezione verticale:70-80 mm, orizzontale 12-50 mm
torri 70-105 mm
Mezzi aerei catapulta 2 x Arado Ar 196

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