martedì 8 luglio 2014

Gardelegen


Il 4 maggio del 1945 ci fu un'evacuazione dal campo di concentramento di Rottleberode (Aussenlager Rottlebeorde), la destinazione probabilmente era Gardelegen. L'11 maggio 1945 il treno con i prigionieri arrivò alla stazione ferroviaria di Gardelegen, e quando tutti i prigionieri furono raggruppati all'interno di un capannone, le SS appiccarono fuoco e i pri-gionieri che cercavano di scappare venivano fucilati. L'area di Gardelegen fu liberata dalla 102° Divisione di Fanteria Americana: quando le truppe americane videro per la prima volta il "luogo delle torture delle SS", furono profondamente sconvolte ed ordinarono alla popolazione locale di seppellire le vittime. Fu inoltre stabilito che la popolazione locale si occupasse del mantenimento delle tombe dei 1016 prigionieri scomparsi. I luoghi del massacro ed i resti del capannone sono collocati in un "Gedenkstatte" ufficiale ("Posto del "Ricordo"), tuttora visitabile.
MauthausenVi furono dapprima internati Polacchi e Spagnoli repubblicani, che furono costretti a costruire, portando sulle spalle pesanti blocchi di pietra, estratti in una cava posta più in basso del campo, la cosiddetta “scala della morte”, di 186 gradini. Vi furono poi internati prigionieri di guerra sovietici e deportati di ogni nazionalità, appartenenti sovente alla categoria “Notte e nebbia”. Si pensa che oltre 150.000 deportati abbiano trovato la morte nel campo principale o in quelli vicini di Gusen, Melk, Ebensee, e nel castello di Hartheim, riservato agli stermini. Il campo fu liberato dagli Americani il 7 maggio 1945.

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