Feldmaresciallo tedesco (Breitenau, Assia, 1890 - Dresda 1957). Ufficiale di fanteria, partecipò alla prima guerra mondiale. Colonnello e capo di SM delle forze corazzate nel 1935, generale nel 1939, fu capo di SM della 6ª armata di Reichenau in Polonia e in Francia e, dal settembre 1940, vice di Halder allo SM generale, dove fu incaricato di studiare e mettere a punto il piano d'attacco contro la Russia (operazione Barbarossa). Alla testa della 6ª armata (gennaio 1942), contribuì a bloccare la controffensiva di Timošenko su Charkov nel maggio 1942. Ricevuto poco dopo da Hitler l'ordine di impadronirsi di Stalingrado, nel settembre riuscì a conquistare gran parte della città, ma nel novembre 1942 fu accerchiato con la sua armata dalle truppe sovietiche e il 31 gennaio 1943, poco dopo essere stato nominato feldmaresciallo da Hitler, si arrese. Prigioniero in URSS, Paulus nell'agosto 1944 indirizzò al popolo tedesco un appello, nel quale prese violenta posizione contro Hitler, aderendo all'Unione democratica degli ufficiali tedeschi costituita da von Seydlitz, anch'esso prigioniero. Dopo aver testimoniato al processo di Norimberga contro i capi del III Reich, fu confinato presso Mosca fino al 1953, quando venne rimesso in libertà. Si trasferì poi a Dresda, nella Germania Orientale, dove però la sua attività non fu mai chiaramente definita. Le sue memorie sulla battaglia di Stalingrado sono state pubblicate dal figlio nel 1961.
martedì 8 luglio 2014
Friedrick Von Paulus
Feldmaresciallo tedesco (Breitenau, Assia, 1890 - Dresda 1957). Ufficiale di fanteria, partecipò alla prima guerra mondiale. Colonnello e capo di SM delle forze corazzate nel 1935, generale nel 1939, fu capo di SM della 6ª armata di Reichenau in Polonia e in Francia e, dal settembre 1940, vice di Halder allo SM generale, dove fu incaricato di studiare e mettere a punto il piano d'attacco contro la Russia (operazione Barbarossa). Alla testa della 6ª armata (gennaio 1942), contribuì a bloccare la controffensiva di Timošenko su Charkov nel maggio 1942. Ricevuto poco dopo da Hitler l'ordine di impadronirsi di Stalingrado, nel settembre riuscì a conquistare gran parte della città, ma nel novembre 1942 fu accerchiato con la sua armata dalle truppe sovietiche e il 31 gennaio 1943, poco dopo essere stato nominato feldmaresciallo da Hitler, si arrese. Prigioniero in URSS, Paulus nell'agosto 1944 indirizzò al popolo tedesco un appello, nel quale prese violenta posizione contro Hitler, aderendo all'Unione democratica degli ufficiali tedeschi costituita da von Seydlitz, anch'esso prigioniero. Dopo aver testimoniato al processo di Norimberga contro i capi del III Reich, fu confinato presso Mosca fino al 1953, quando venne rimesso in libertà. Si trasferì poi a Dresda, nella Germania Orientale, dove però la sua attività non fu mai chiaramente definita. Le sue memorie sulla battaglia di Stalingrado sono state pubblicate dal figlio nel 1961.
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