Uomo politico tedesco (Werl, Vestfalia, 1879 - Obersasbach, BadenBaden, 1969). Ufficiale di cavalleria, addetto militare negli Stati Uniti (1914-1915), combatté in Palestina durante la prima guerra mondiale. Dedicatosi nel primo dopoguerra alla politica, venne eletto deputato per il Centro cattolico alla camera prussiana (1921-1932). Aderì in seguito al partito nazionale popolare tedesco di Hugenberg e divenne collaboratore di Hindenburg, che pensava di servirsi di von Papen come elemento moderatore in quel periodo di grave tensione che stava attraversando la Germania. Nel giugno 1932 succedette a Brüning in qualità di cancelliere del Reich, formando il cosiddetto gabinetto dei baroni conservatori. Fronteggiò le agitazioni in Prussia, facendo cadere il ministero di Otto Braun, accordò a Hitler lo scioglimento del parlamento (Reichstag) e revocò la messa al bando delle SA e delle SS; favorì in tal modo l'ascesa del nazionalsocialismo e, quando dopo le elezioni del novembre 1932 fu sostituito da von Schleicher, s'incontrò segretamente con Hitler a Colonia per accordarsi sull'eventuale divisione della cancelleria (4 gennaio 1933). Il 30 dello stesso mese divenne vicecancelliere e nell'aprile 1933 cedette a Göring il governo della Prussia; poco dopo negoziò il concordato con Roma (luglio), ma i suoi contrasti con Hitler (nei confronti del quale manteneva un atteggiamento poco chiaro) si acuirono e venne arrestato durante l'epurazione del 30 giugno 1934 (la "notte dei lunghi coltelli"). Nominato poco dopo ambasciatore in Austria (1934-1938), svolse un'intensa attività diplomatica preparando l'Anschluss Fu poi ambasciatore in Turchia (aprile 1939 - agosto 1944), e firmò il patto di non aggressione turco-tedesco (giugno 1941), ma la sua missione fallì nel 1944 quando Ankara ruppe con Berlino. Arrestato al termine della seconda guerra mondiale e accusato di crimini di guerra, venne assolto al processo di Norimberga (1946). L'anno seguente fu condannato a nove anni di lavori forzati da un tribunale tedesco, ma venne rimesso in libertà nel 1949. Le sue memorie (Una vita per la verità) sono state pubblicate nel 1952.
martedì 8 luglio 2014
Franz Von Papen
Uomo politico tedesco (Werl, Vestfalia, 1879 - Obersasbach, BadenBaden, 1969). Ufficiale di cavalleria, addetto militare negli Stati Uniti (1914-1915), combatté in Palestina durante la prima guerra mondiale. Dedicatosi nel primo dopoguerra alla politica, venne eletto deputato per il Centro cattolico alla camera prussiana (1921-1932). Aderì in seguito al partito nazionale popolare tedesco di Hugenberg e divenne collaboratore di Hindenburg, che pensava di servirsi di von Papen come elemento moderatore in quel periodo di grave tensione che stava attraversando la Germania. Nel giugno 1932 succedette a Brüning in qualità di cancelliere del Reich, formando il cosiddetto gabinetto dei baroni conservatori. Fronteggiò le agitazioni in Prussia, facendo cadere il ministero di Otto Braun, accordò a Hitler lo scioglimento del parlamento (Reichstag) e revocò la messa al bando delle SA e delle SS; favorì in tal modo l'ascesa del nazionalsocialismo e, quando dopo le elezioni del novembre 1932 fu sostituito da von Schleicher, s'incontrò segretamente con Hitler a Colonia per accordarsi sull'eventuale divisione della cancelleria (4 gennaio 1933). Il 30 dello stesso mese divenne vicecancelliere e nell'aprile 1933 cedette a Göring il governo della Prussia; poco dopo negoziò il concordato con Roma (luglio), ma i suoi contrasti con Hitler (nei confronti del quale manteneva un atteggiamento poco chiaro) si acuirono e venne arrestato durante l'epurazione del 30 giugno 1934 (la "notte dei lunghi coltelli"). Nominato poco dopo ambasciatore in Austria (1934-1938), svolse un'intensa attività diplomatica preparando l'Anschluss Fu poi ambasciatore in Turchia (aprile 1939 - agosto 1944), e firmò il patto di non aggressione turco-tedesco (giugno 1941), ma la sua missione fallì nel 1944 quando Ankara ruppe con Berlino. Arrestato al termine della seconda guerra mondiale e accusato di crimini di guerra, venne assolto al processo di Norimberga (1946). L'anno seguente fu condannato a nove anni di lavori forzati da un tribunale tedesco, ma venne rimesso in libertà nel 1949. Le sue memorie (Una vita per la verità) sono state pubblicate nel 1952.
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