
Dopo
l'aggressione e l'invasione della Polonia, i nazisti fecero costruire a
250 detenuti polacchi, nelle vicinanze del villaggio polacco di
Sztutowo, questo campo originariamente previsto solo come campo di
lavoro. Poi, con l'evolversi degli eventi, anche Stutthof divenne un
vero e proprio luogo di massacri indiscriminati, dotato di adeguate
attrezzature.Nei primi tempi la maggior parte dei deportati erano
polacchi, civili, marinai e militari sbandati rastrellati nella zona. In
seguito affluirono a Stutthof anche lettoni, lituani norvegesi, belgi,
russi, ungheresi e zingari.Le condizioni igieniche e di vita erano tali
che nel 1944 un'epidemia di tifo costò la vita a più di 5.000 deportati.
Il Lager di Stutthof fu mantenuto in funzione fino all'ultimo momento
quando, sotto l'incalzare dell'avanzata delle armate russe, fu evacuato
il 25 gennaio 1945.
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