Il campo di concentramento di Buchenwald prende il nome dalla località di Buchenwald, sulla collina dell'Ettersberg, a circa otto chilometri da Weimar nella regione della Turingia, nella Germania orientale.
Tra il 1937 e il 1945 Buchenwald fu uno dei più importanti e vasti campi di concentramento e di sterminio nazisti situato sul suolo tedesco. Fu costruito su una collina ricoperta di una fitta estensione di alberi di faggio (Buchenwald significa letteralmente Bosco di faggi).

In totale furono internati in questo campo di concentramento circa 250.000 uomini provenienti da tutti i paesi europei. Fu tra i lager dove si attuò principalmente lo sterminio tramite il lavoro. Il numero totale delle vittime è stimato in circa 56.000, di cui 11.000 ebrei.
Esso venne istituito inizialmente come luogo di punizione e detenzione preventiva per avversari e oppositori politici, eretto in un luogo isolato, lontano da tutto e da tutti, al di fuori da sguardi indiscreti. Furono costruite cinquanta baracche, circondate da filo spinato elettrificato, vigilate da SS armate di mitragliatrici e dominate dall'enorme ciminiera dei forni del crematorio, situato a poca distanza dall'ingresso principale. Oggi la strada che attraversa il bosco di faggi e che porta al Museo di Buchenwald è chiamata "Blutstrasse", la "Via di sangue" in memoria delle decine di migliaia di prigionieri che qui caddero.
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