Il progetto è stato modificato più volte, infatti nella prima versione i piani di coda erano a T e il posto di pilotaggio era addossato alla pinna verticale del piano di coda. Mentre in una versione successiva i piani di coda verticali erano sdoppiati in modo da formale una V, mentre il posto del pilota veniva avanzato rispetto alla prima versione.
Il motore centrale a reazione previsto era un turbogetto Heinkel HeS 011; le ali avevano una freccia con una inclinazione all'indietro di 40°. Il carrello triciclo era retrattile.
L'armamento previsto consisteva in due cannoncini MK 108 da 30 mm.
Il progetto fu abbandonato per la scarsa visibilità goduta dal pilota e per le prestazioni non superiori al progetto più avanzato del P.1101. I progetti e i prototipi requisiti nel 1945 dai russi furono la base per lo sviluppo dei modelli degli aviogetti successivamente prodotti dall'URSS. In particolare la produzione Yakovlev si ispirò al Messerschmitt Me P.1106 seguendone l'architettura progettuale, con il prototipo Yak-Jumo che utilizzava motori tedeschi Junkers Jumo 004 requisiti. Da questi primi prototipi rapidamente la produzione sovietica passa nel giugno del 1946 allo sviluppo dello Yak-15, aereo che entrerà in linea in 280 esemplari.
Scheda tecnica:
Descrizione | |
---|---|
Tipo | caccia pesante |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | ![]() |
Sviluppato dal | Messerschmitt Me P.1101 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,19 m |
Apertura alare | 6,65 m |
Altezza | 3,37 m |
Peso a vuoto | 2 300 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 turbogetto Heinkel HeS 011 |
Potenza | 13 kN |
Prestazioni | |
Velocità max | 993 km/h |
Armamento | |
Cannoni | 2 MK 108 calibro 30 mm |
Note | I dati relativi alle prestazioni sono puramente teorici |
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