venerdì 11 luglio 2014

Villa Baviera, da colonia nazista a villaggio per turisti



Villa Baviera nota anche come Colonia Dignidad è un villaggio cileno posto 35 km a sud-est di Parral, Provincia di Linares, nella regione del Maule, sulla sponda settentrionale del fiume Perquilauquén. Fu fondato da un gruppo di immigrati tedeschi guidati da Paul Schäfer nel 1961. La popolazione attuale ammonta a circa 200 abitanti.

Nel momento del suo massimo sviluppo Villa Baviera ospitava circa 300 residenti tra tedeschi e cileni, distribuiti su una superficie di 137 chilometri quadrati. Le principali attività economiche erano legate all'agricoltura; la colonia ospitava una scuola, un ospedale, due piste di atterraggio, un ristorante e una centrale energetica. Il villaggio, circondato da una barriera elettrificata con torri di osservazione e proiettori di ricerca, era difesa da armi di vario genere tra cui un carro armato.


Legami col Nazismo

Sia la Central Intelligence Agency che Simon Wiesenthal hanno presentato un'ampia documentazione che testimonia come Josef Mengele, noto per la sua sperimentazione umana nei campi di concentramento durante l'Olocausto, abbia vissuto nella colonia.
Torture

Durante la dittatura militare di Augusto Pinochet la colonia servì come centro di tortura. Nel 1991 il Centro nazionale per la verità e la riconciliazione ha rivelato che "un certo numero di persone sono state prelevate, tenute prigioniere nella colonia e sono state soggette a tortura da parte di agenti della DINA, ma alcuni residenti hanno partecipato alle azioni".
Accuse di abusi

Alcune persone che hanno lasciato la colonia l'hanno descritta come un culto in cui il leader Paul Schäfer deteneva il potere. Essi asseriscono che ai residenti non era permesso lasciare la colonia e che erano segregati per sesso. Televisione, telefoni e calendari erano banditi. I residenti dovevano lavorare indossando vestiti di foggia bavarese e cantando canzoni in tedesco. Il sesso era bandito e alcuni residenti erano forzati a prendere farmaci che riducevano il desiderio. Farmaci venivano utilizzati per sedare, soprattutto le giovani ragazze, ma anche maschi. La disciplina così severa veniva messa in pratica attraverso pestaggi e torture. Schäfer definiva la disciplina spiritualmente arricchente.
Molestie su bambini

Paul Schäfer, ex ufficiale paramedico della Luftwaffe, era stato il fondatore e primo leader della Colonia Dignidad. Egli aveva lasciato la Germania nel 1961 dopo essere stato accusato di avere abusato sessualmente di due ragazzi. Il 20 maggio 1997 lasciò il Cile, perseguito dalle autorità con l'accusa di avere molestato 26 bambini della colonia. Nel marzo 2005 fu arrestato in Argentina e estradato in Cile. Schäfer era anche ricercato in relazione alla scomparsa, nel 1985 di Boris Weisfeiler, un ebreo americano, professore di matematica di origine russa. Schäfer è morto in prigione per un attacco di cuore dopo essere stato condannato a 20 anni di reclusione nel penitenziario di Santiago, il 24 aprile 2010. Altri 22 membri della Colonia Dignidad, incluso il dottor Hartmut Hopp, secondo in comando, sono stati dichiarati colpevoli di aver favorito gli abusi sui minori.
Detenzione di armi

Tra giugno e luglio 2000 la polizia cilena ha trovato due depositi di armi dentro o nelle vicinanze della colonia. Il primo, ritrovato dentro la colonia conteneva mitragliatrici, fucili automatici, lanciarazzi e una grande quantità di munizioni, alcune vecchie di 40 anni. Un carro armato venne trovato sotto terra. Questo ritrovamento è stato definito come il più grosso deposito d'armi in mani private in Cile. Il secondo deposito, trovato fuori dalla colonia, conteneva lanciarazzi e granate.

In gennaio 2005 Michael Townley ha raccontato ad agenti dell'Interpol delle relazioni tra la DINA e Colonia Dignidad. Townley ha dato informazioni su un laboratorio batteriologico dove avrebbe lavorato il chimico Eugenio Berríos. Townley ha fornito evidenze degli esperimenti biologici svolti nella colonia.
L'era di Villa Baviera

La colonia esiste a tutt'oggi ma i leader dichiarano che sono stati apportati molti cambiamenti. L'attuale leader, Peter Müller, sta cercando di modernizzare la colonia, permettendo ai residenti di andare via per studiare all'università e aprendo la colonia ai turisti. Il 26 agosto 2005, le autorità cilene hanno preso controllo della colonia e delle proprietà in relazione all'investigazione sui leader precedenti. Da allora il controllo è stato assegnato ad un avvocato di stato.

Nell'aprile 2006, i membri della colonia hanno elargito delle pubbliche scuse e chiesto perdono per 40 anni di abusi perpetrati sui minori e altre violazioni dei diritti dell'uomo, in una pubblica lettera pubblicata su El Mercurio", uno dei giornali Cileni principali. Gli ex-membri della colonia dicono che il loro precedente leader carismatico Paul Schäfer li aveva soggiogati moralmente e corporalmente mentre molestava i loro stessi figli.

Fondato da 300 nazisti fuggiti in Cile, un luogo di violenze, torture e morte, ospita, oggi, ristoranti, alberghi, piscine. In principio era un rifugio di nazisti fuggiti dalla Germania, oggi è un bellissimo ed accogliente villaggio vacanze. Si trova in Cile, è stato fondato da 300 nazisti fuggiti in Cile, un luogo di violenze, torture e morte, ospita, oggi, ristoranti, alberghi, piscine.

In principio era un rifugio di nazisti fuggiti dalla Germania, oggi è un bellissimo ed accogliente villaggio vacanze. Si trova in Cile, è la ex Colonia Dignidad, villaggio situato a circa 350 km a sud di Santiago, nei pressi della città di Parral. Oggi quel suggestivo angolo delle Ande è popolato da turisti che possono godersi la cucina tedesca, ascoltare una melodia orecchiabile, all’ombra di un pergolato, sul bordo piscina. Uno scenario incantevole, per decenni residenza di nostalgici dell’ideologia nazista. Con alberghi e ristoranti Villa Baviera - è conosciuto con questo nome oggi il villaggio - è stata convertita al turismo nel settembre 2007. Centinaia di tedeschi avevano vissuto in quelle stanze per decenni sotto la guida di Paul Schaefer, ex medico delle SS morto all’età di 89 anni in carcere a Santiago, nell’aprile di quest’anno, arrestato e condannato nel 2005 per pedofilia.

TANTE VISITE - Anna Schnellenkamp, responsabile del turismo dell’area, che a Colonia Dignidad è nata, oggi è entusiasta: “Nei primi tre mesi abbiamo ricevuto 9mila visitatori”, dice. “Abbiamo avuto un passato complicato”, sottolinea ricostruendo la storia del luogo. Era il 1961 quando Schaefer fuggì dalla Germania. Con 300 compagni fondò una setta e si appropriò di 13mila ettari di terreno. Nacque così il villaggio. Che divenne ben presto una sorta di piccolo Terzo Reich andino. In quella zona dimenticata dal Cile e dalle sue infrastrutture, isolata, le coppie venivano separate, i bambini sottratti, quasi tutti ridotti in schiavitù. I pilastri della colonia sono stati la glorificazione del lavoro e l’eugenetica, il perfezionamento della specie umana attraverso selezioni artificiali operate tramite la promozione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi. In perfetto stile nazista. Colonia Dignidad è stata un ottimo rifugio per i nazisti in fuga in Sud America. ha accolto anche Josef Mengele, il medico delle SS, famoso per i suoi esperimenti ad Auschwitz e il segretario personale di Hitler Martin Bormann. Dopo il golpe di Augusto Pinochet (11 settembre 1973), l’enclave tedesca divenne un centro di tortura della Dina, la polizia segreta del dittatore.

FAVOREVOLI E CONTRARI – Non mancano le polemiche per la conversione del villaggio: “E’ come se Auschwitz venisse trasformata in un centro turistico – denuncia l’avvocato Hernan Fernandez – Come si può crogiolarsi al sole in un luogo dove per anni bambini sono stati violentati torturati e uccisi?”. Nostalgia del nazismo? Fascino del male? Cosa motiva chi si reca a Villa Baviera, dove vivono ancora 160 coloni che non parlano una parola di spagnolo? Qualche turista spiega: “Volevo gustare le specialità tedesche. Ho trovato il sito su Internet. E’ tutto molto bello, l’atmosfera è molto “tedesca”…”. Sono prevalentemente cileni i turisti che arrivano. Ma anche tedeschi, olandesi e spagnoli. Una clientela varia. Molti dei reduci della colonia nazista che ancora viviono qui sono stati violentati sessualmente da Schaefer. Vittime. Ma anche complici, per Fernandez: “Hanno sacrificato i loro figli a Schaefer, hanno chiuso gli occhi davanti alle atrocità”. A villa Baviera sono impiegate 200 persone. Il villaggio è considerato una ricchezza da 100 milioni di euro. Le aziende sono in mano tedesca.

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