martedì 8 luglio 2014

Natzweiler - Struthof


A 800 m. d'altezza sui Vosgi a circa 50 km. da Strasburgo in una posizione incantevole fu creato l'unico campo di concentramento e sterminio sul suolo francese. L'Alsazia era passata sotto il diretto controllo della Germania nel 1940 e il 21 maggio del 1941 fu inaugurato il campo di Natzweiler - Struthof. Era formato da 17 baracche in legno, una cucina, il crematorio con un alto camino. A circa un chilometro e mezzo di distanza nella strada verso Schirmeck era situata la camera a gas. I deportati dovevano seguire lavori stradali ed erano impiegati negli stabilimenti industriali nelle vicinanze. Dal campo principale dipendevano numerosi sottocampi in parte annessi agli stabilimenti Krupp, Adler e Daimier Benz. Nel blocco 5 erano effettuati esperimenti medici ad opera dei prof. Hirt, Haagen e Bikenbach dell'università di Strasburgo. Quando il campo fu liberato dagli alleati, nel Novembre 1944, era ormai disabitato e i prigionieri morti o spostati in altri campi.
NeuengammeIl Lager di Neuengamme, situato nella Germania settentrionale nei pressi della città di Amburgo, venne aperto con il 13 dicembre 1938 con l'arrivo di un trasporto di 100 deportati provenienti da Sachsenhausen di cui Neuengamme inizialmente fu un comando esterno. Dopo l'occupazione della Polonia, Himmler voleva avere a disposizione un Lager capace di accogliere 40.000 polacchi e così nella vecchia fabbrica di mattoni cominciarono affluire trasporti di piccola entità, 200 - 250 persone, tutte destinate a produrre mattoni. La materia prima, l'argilla veniva estratta da una cava che si trovava già dentro il recinto del Lager. Il Lager di Neuengamme con i suoi 80 sottocampi divenne così il più grande Lager della Germania settentrionale: passarono dentro i suoi reticolati circa 104.000 deportati e si stima che fra i 45.000 ed i 55.000 non sopravissero.
RavenbruckSulle rive del lago Schwed, di fronte alla cittadina di Furstenberg, nel Mecklenburg a 80 Km. a nord di Berlino fu costruito nel1939 il più grande campo di concentramento femminile d'Europa. In un terreno formato da dune sabbiose e circondato da conifere e betulle furono costruite 32 baracche d'abitazione per prigioniere, uffici per l'amministrazione, case per le SS ed una fabbrica della Ditta Siemens Werke di Berlino. Migliaia di donne lavorarono, soffrirono e persero la vita in questo campo e nelle vicine cave di sabbia. Anche a Ravenbruk furono condotti su vasta scala esperimenti medici di ogni genere. Il campo fu liberato il 30 aprile 1945 dall'Armata sovietica.

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