martedì 8 luglio 2014

Kurt Von Schleicher




Generale e uomo politico tedesco (Brandeburgo 1882 - Berlino 1934). Membro di una famiglia prussiana di antiche tradizioni militari, entrò nell'esercito imperiale (1900) divenendo nel 1918 ufficiale di SM e, nell'ottobre dello stesso anno, aiutante di campo del generale Groener. Nell'inverno 1918-1919, dopo la proclamazione della repubblica, ebbe funzioni di collegamento tra lo SM e la cancelleria di Berlino, attività che gli permise di venire a contatto con alte personalità dell'esercito e della vita politica, sulle quali esercitò una notevole influenza. Distintosi attivamente nell'organizzazione dei Freikorps e della nuova Reichswehr, divenne, come capo della sezione politica dell'esercito, uno degli uomini di fiducia di von Seeckt, in particolare in occasione delle trattative segrete condotte a Mosca con lo SM dell'Armata rossa. Esercitò in seguito grande influenza su Hindenburg al quale parve il solo generale in grado di trovare, col suo senso della diplomazia e dell'intrigo, il mezzo per dominare il nazismo nascente e utilizzarlo a profitto della Reichswehr. Dopo aver favorito nel 1928 la nomina di Groener al ministero delle forze armate di cui fu nominato segretario generale, tenne relazioni con Röhm e le SA che sperò di allontanare da Hitler. Ma in seguito si avvicinò ai nazisti, fece nominare von Papen alla carica di cancelliere e divenne egli stesso ministro della guerra, ufficio che ricoprì nell'intento di dominare Hitler e farne uno strumento dei militari e della destra. Nell'agosto 1932 provocò con l'aiuto di Hitler la caduta di von Papen, al quale Schleicher succedette, su richiesta di Hindenburg, alla carica di cancelliere (2 dicembre 1932) in un clima di guerra civile. In seguito all'ostilità generale del Reichstag e dopo aver cercato, insieme con Gregor Strasser, di disgregare il partito nazista, fu costretto a dimettersi (28 gennaio 1933) a causa degli intrighi di von Papen, divenuto a sua volta alleato di Hitler al quale Hindenburg affidò il cancellierato il 30 gennaio. Venne fatto assassinare da Hitler (che temeva la doppiezza di Schleicher e non gli perdonava di essersi immischiato negli affari del partito nazista), nel corso della "purga Röhm" insieme con la moglie nella villa di Neubabelsberg sotto la falsa accusa di intesa con potenze straniere e di collaborazione con Röhm.

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