Röhm (Ernst), uomo politico tedesco (Monaco 1887-1934). Ufficiale di fanteria nella prima guerra mondiale, dopo la sconfitta entrò nel corpo franco di von Epp (1919) e aderì al partito dei lavoratori tedeschi di Anton Drexler e alle sezioni d'assalto naziste (SA) con le quali partecipò al putsch di Monaco (8 novembre 1923). Deputato nazionalsocialista al Reichstag (1924-1925), dal 1928 al 1930 fu in Bolivia come istruttore militare. Tornato in Germania su invito di Hitler, fu nominato da lui capo di SM delle SA (1931). Ministro senza portafoglio (1933), diede forte impulso alle SA o "camicie brune", facendone un corpo di polizia ausiliaria che si rese tristemente noto per la brutalità e le violenze esercitate contro gli avversari. Le sue richieste (marzo 1934) di integrazione delle SA nell'esercito gli attirarono l'ostilità di von Blomberg, ministro della guerra, e della casta militare, mentre i suoi propositi di compiere una "seconda rivoluzione" socialisteggiante allarmavano sia la destra conservatrice sia gli stessi gerarchi nazisti, in particolare Göring e Himmler, che avallarono le voci di un suo complotto con Gregor Strasser contro Hitler. Questi decise di liberarsi di Röhm, e lo fece uccidere insieme con numerosi capi delle SA nella notte del 30 giugno 1934. Scrisse un'autobiografia: Storia di un reo di alto tradimento.
martedì 8 luglio 2014
Ernst Rohm
Röhm (Ernst), uomo politico tedesco (Monaco 1887-1934). Ufficiale di fanteria nella prima guerra mondiale, dopo la sconfitta entrò nel corpo franco di von Epp (1919) e aderì al partito dei lavoratori tedeschi di Anton Drexler e alle sezioni d'assalto naziste (SA) con le quali partecipò al putsch di Monaco (8 novembre 1923). Deputato nazionalsocialista al Reichstag (1924-1925), dal 1928 al 1930 fu in Bolivia come istruttore militare. Tornato in Germania su invito di Hitler, fu nominato da lui capo di SM delle SA (1931). Ministro senza portafoglio (1933), diede forte impulso alle SA o "camicie brune", facendone un corpo di polizia ausiliaria che si rese tristemente noto per la brutalità e le violenze esercitate contro gli avversari. Le sue richieste (marzo 1934) di integrazione delle SA nell'esercito gli attirarono l'ostilità di von Blomberg, ministro della guerra, e della casta militare, mentre i suoi propositi di compiere una "seconda rivoluzione" socialisteggiante allarmavano sia la destra conservatrice sia gli stessi gerarchi nazisti, in particolare Göring e Himmler, che avallarono le voci di un suo complotto con Gregor Strasser contro Hitler. Questi decise di liberarsi di Röhm, e lo fece uccidere insieme con numerosi capi delle SA nella notte del 30 giugno 1934. Scrisse un'autobiografia: Storia di un reo di alto tradimento.
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