1944: le date più importanti
22 gennaio
Il Presidente americano Franklin D. Roosevelt emana l’Ordinanza dell’Esecutivo numero 9417 con la quale viene creato l’Ufficio per i Rifugiati di Guerra. Roosevelt affida al nuovo Ufficio il compito di attuare le misure necessarie a portare soccorso sia a coloro che si trovano in immediato pericolo di vita che alle vittime di altre forme di oppressione attuate dai nemici. Le attività dell’Ufficio per i Rifugiati contribuiranno a salvare decine di migliaia di Ebrei dalla deportazione e dalla morte, forse fino a 200.000 persone.
19 marzo
Le truppe tedesche occupano l’Ungheria.
Inzio primavera
Le autorità tedesche cominciano l’evacuazione dei prigionieri ancora rinchiusi a Lublino/Majdanek e li trasferiscono ad Auschwitz, Natzweiler-Struthof, Ravensbrück, Plaszow, e Gross-Rosen.
5 aprile
Dietro richiesta dei Tedeschi, le autorità ungheresi obbligano gli Ebrei ad indossare la stella gialla.
16 aprile
Le autorità tedesche cominciano ad istituire dei punti di raccolta per la deportazione degli Ebrei dall’Ungheria.
29-30 aprile
Le autorità ungheresi organizzano i primi due trasporti di cittadini Ebrei che verranno consegnati, alla fine del viaggio, nelle mani dei Tedeschi.
15 maggio-9 luglio
Ufficiali della gendarmeria ungherese, sotto la direzione delle SS, deportano circa 440.000 Ebrei dall’Ungheria. La maggior parte viene portata ad Auschwitz-Birkenau, dove le SS selezionano quasi tutti immediatamente per le camere a gas.
15-18 maggio
Per ridurre la popolazione di Theresienstadt in vista della visita dei rappresentanti della Croce Rossa Internazionale e della Croce Rossa Danese, le autorità tedesche deportano ad Auschwitz-Birkenau 7.003 Ebrei tedeschi, austriaci e cecoslovacchi. Al loro arrivo ad Auschwitz, i prigionieri vengono incarcerati a Birkenau, in quello che viene battezzato “campo per le famiglie di Theresienstadt”.
16 maggio
Le SS cercano di liquidare il campo per famiglie zingare “Blle”, che fa parte del complesso di Auschwitz. Avvertiti da una delle guardie, i prigionieri - armati di coltelli, pale e altre armi improvvisate - si rifiutano di lasciare le loro baracche. In seguito a disaccordi interni e di fronte alla resistenza dei prigionieri, le SS decidono di posporre la liquidazione del campo fino all’agosto del 1944.
6 giugno
D-Day. Le truppe inglesi e americane iniziano l’invasione della Francia.
18-22 giugno
Il “Rapporto Auschwitz”, scritto da due prigionieri ebrei slovacchi fuggiti da Auschwitz il 7 aprile 1944, viene pubblicato in Svizzera e reso noto in tutto il mondo.
22 giugno-1 agosto
Nella Bielorussia orientale, le truppe sovietiche distruggono il Gruppo Centrale dell’Armata Tedesca e avanzano verso la riva orientale della Vistola, giungendo ad attraversare il centro di Varsavia, in Polonia.
23 giugno
Con il permesso dell’RSHA, alcuni rappresentanti della Croce Rossa internazionale e della Croce Rossa Danese ispezionano il campo-ghetto di Theresienstadt, che era stato appositamente “preparato” per l’ispezione.
23 giugno-14 luglio
Le SS ricominciano a deportare gli abitanti del ghetto di Lodz; più di 7.000 Ebrei saranno trasferiti, e poi uccisi, nel centro di sterminio di Chelmo.
24 giugno-14 agosto
John Pehle, rappresentante dell’Ufficio per i Rifugiati di Guerra, insieme a numerose organizzazioni ebraiche - tra le quali anche il congresso Mondiale Ebraico - presenta ripetute richieste al governo degli Stati Uniti affinché l’aviazione bombardi le camere a gas di Birkenau o, almeno, le linee ferroviarie usate per portarvi i prigionieri. L’incarico di esaminare queste richieste viene affidato al Vice Ministro alla Difesa, John J. McCloy. Il governo americano, però, nega l’autorizzazione in primo luogo perché Auschwitz-Birkenau non rappresenta un obiettivo militare e poi perché ritiene che tale missione comporterebbe lo spostamento di risorse considerate indispensabili a una conclusione rapida e vittoriosa della guerra; tale rapida conclusione, inoltre, viene considerata il modo migliore per salvare un gran numero di vite umane.
2 luglio
Le autorità tedesche cominciano la liquidazione dei campi di lavoro vicino a Vilnius (Wilno) e uccidono circa 3.000 Ebrei nei boschi di Ponary (Paneriai).
6 luglio
Miklos Horthy, Reggente d’Ungheria, emana l’ordine di cessare tutte le deportazioni degli Ebrei ungheresi e la loro consegna alle forze tedesche. Le deportazioni si fermano il 9 luglio.
8-12 luglio
All’avvicinarsi dell’esercito sovietico, le SS chiudono il campo di concentramento di Kauen, trasferendo circa 8.000 Ebrei nei campi di concentramento di Stutthof e di Dachau, che si trovano all’interno della Germania.
9 luglio
Raoul Wallenberg arriva a Budapest in qualità di Primo Segretario della delegazione svedese in Ungheria; porta con sé i finanziamenti dell’Ufficio Statunitense per i Rifugiati di Guerra. Insieme a molte altre delegazioni - incluse quelle di Svizzera, Turchia, Italia e di molti paesi sudamericani - gli svedesi, ispirati dall’attivismo di Wallenberg, riusciranno a proteggere efficacemente decine di migliaia di Ebrei residenti a Budapest e che i Tedeschi e gli Ungheresi hanno destinato alla deportazione.
13 luglio
L’esercito sovietico libera Vilnius (Wilno) in Lituania.
23-24 luglio
Le truppe sovietiche liberano il campo di concentramento di Lublino/Majdanek. Nonostante le SS abbiano evacuato la maggior parte dei prigionieri e li abbiano trasferiti nei campi che si trovano più a ovest, l’avanzata sovietica è talmente rapida da non lasciare ai Tedeschi il tempo di distruggere il campo e le prove dello sterminio.
25 luglio-15 settembre
Le forze alleate riescono a rompere il blocco sulle spiagge della Normandia, sbaragliando le difese tedesche. Il 25 agosto, le truppe della Francia Libera liberano Parigi; il 15 settembre le forze americane saranno già al confine con la Germania.
1 agosto
L’esercito sovietico libera la città di Kaunas.
1 agosto-ottobre
L’Esercito Polacco clandestino si solleva contro i Tedeschi nel tentativo di avere un ruolo nella liberazione di Varsavia.
2 agosto
Ad Auschwitz-Birkenau, le SS liquidano il campo per famiglie Blle, dove sono rinchiusi gli Zingari. Le SS trasferiscono 1.408 Rom da Blle e da Auschwitz I al campo di concentramento di Buchenwald e eliminano nelle camere a gas di Birkenau i restanti 2.897 prigionieri Rom.
6 agosto
Le SS trasferiscono a Buchenwald e Dachau (via Stutthof) i pochi Ebrei ancora rimasti a Kaiserwald.
9-28 agosto
Le SS e le unità di polizia liquidano il ghetto di Lodz, deportando ad Auschwitz-Birkenau più di 60.000 Ebrei e un numero imprecisato di Rom (Zingari).
29 agosto-28 ottobre
La resistenza slovacca si solleva contro il governo filo tedesco del paese. Tra settembre e ottobre, le SS e gli ufficiali di polizia, coadiuvati da unità dell’esercito tedesco e da gruppi paramilitari di fascisti slovacchi, deportano circa 12.600 Ebrei, la maggior parte ad Auschwitz-Birkenau.
3 ottobre
Unità delle SS fucilano circa 3.000 prigionieri a Vaivara: 1.500 sono Ebrei (uomini e donne), 800 sono prigionieri di guerra sovietici e 700 prigionieri politici Estoni. Le SS trasferiscono poi la maggior parte dei sopravvissuti nel campo di concentramento di Stutthof.
7 ottobre
Ad Auschwitz-Birkenau, il Sonderkommando (il distaccamento speciale formato da prigionieri ebrei incaricato di rimuovere i cadaveri dalle camere a gas per bruciarli nei forni crematori) fa esplodere il Crematorio IV uccidendo le guardie incaricate di sorvegliarlo. Circa 250 dei partecipanti all’azione muoiono durante i successivi combattimenti con le SS e le unità di polizia, le quali poi fucileranno altri 200 membri del Sonderkommando.
28 ottobre
Dopo averlo istituito il 27 agosto del 1943 come campo secondario del complesso di Buchenwald, l’Ispettorato ai Campi di Concentramento delle SS decide la conversione di Mittelbau-Dora (anche conosciuto come Norhausen-Dora) in campo di concentramento autonomo.
30 ottobre
L’ultimo trasporto di Ebrei dal campo-ghetto di Theresienstadt arriva ad Auschwitz. Durante tutto il mese d’ottobre, le SS deporteranno in tutti i campi del complesso di Auschwitz circa 18.000 Ebrei provenienti da Theresienstadt; la maggior parte sarà uccisa nelle camere a gas di Birkenau.
23 novembre
Truppe americane liberano il campo di concentramento di Natzweiler-Struthof.
25 novembre
Dietro ordine di Heinrich Himmler, vengono demolite le camere a gas e i crematori di Auschwitz-Birkenau.
Dicembre 1944
L’Ispettorato ai Campi di Concentramento trasforma ufficialmente Bergen-Belsen, prima designato come “campo residenza”, in un vero e proprio campo di concentramento.
11 dicembre
A Hartheim, i Tedeschi portano a termine le ultime uccisioni nelle camere a gas. Sotto la supervisione delle SS, alcuni prigionieri di Mauthausen sono poi costretti a smantellare tutte le strutture usate per lo sterminio. Tra l’aprile e il dicembre del 1940, i Tedeschi avevano già ucciso a Hartheim più di 6.000 prigionieri provenienti da Mauthausen, Gusen e Dachau. Alla fine, saranno in tutto 30.000 le persone assassinate ad Hartheim, tra le quali non solo prigionieri dei campi di concentramento, ma anche vittime del programma “eutanasia”.
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